Sull’attacco e invasione dello squat Libertatia da parte della polizia l’8 novembre

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Sull’attacco e invasione dello squat Libertatia da parte della polizia l’8
novembre
NO PASARAN – NOSOTROS PASAREMOS !

A mezzogiorno dell’8 novembre, mentre dei lavori di costruzione erano in
corso nello squat Libertatia, dei poliziotti motociclisti e la Squadra
Speciale per la Prevenzione e Soppressione del Crimine si sono avvicinati
allo squat e hanno arrestato due compagn* che stavano fuori, per poi
invadere l’edificio catturando compagn* che stavano all’interno. Otto
compagn* arrestat* sono stat* trasferit* alla stazione di polizia. Dobbiamo
anche dire che alcun* di loro non avevano mai partecipato alle attività
dello squat.

Una manifestazione di solidarietà è stata immediatamente convocata fuori
dallo squat e, appena la polizia se ne è andata, la gente che si era riunita è
rientrata nell’edificio per difenderlo da ogni nuovo attacco. Lo squat
Libertatia ha immediatamente convocato una manifestazione di solidarietà
per le compagne e i compagni arrestat*, nella quale 150 persone si sono
dirette verso la stazione di polizia dove erano detenut*.

Per evitare disordini davanti alla stazione la polizia ha rilasciato quattro
nostr* compagn* e trasportato altr* quattro al commissariato generale. I
compagn* sono stat* accusat* di reati minori relativi a presunti lavori di
costruzione illegale nell’edificio. È ovvio che questo attacco fa parte della
repressione generalizzata che lo stato sta cercando di imporre, promossa
dalle narrazioni fasciste governative con lo scopo di distruggere la
resistenza sociale, di classe e di tutte le persone che lottano.

Questa intimidazione è la continuazione degli attacchi e sgomberi che
hanno avuto luogo ad Atene contro gli squat de* migranti e rifugiat*, che
sono repressi senza tregua dallo stato, e contro le strutture del movimento
anarchico. Un caratteristico esempio delle indiscriminate operazioni della
polizia anti-sommossa è stato il loro recente tentativo di invadere un caffè
nella piazza di Exarchia e l’arresto e maltrattamento di un* compagn*.

Questo attacco è poi intrinsecamente connesso ad una più vasta campagna
repressiva, che viene espressa attraverso le leggi contro i sindacati e le
leggi contro i diritti nel settore dell’educazione, che vanno a braccetto con gli attacchi fascisti come il più recente in una scuola superiore a
Neapoli/Thessaloniki, durante il quale i fascisti hanno accoltellato un*
minorenne rifugiat* dall’Iran, minacciandol* di non poter più andare a
scuola. La relazione politica tra lo stato e la retorica, nonché azione,
fascista è chiaramente esplicita e sottolineata nel caso dello squat
Libertatia – che è un punto di riferimento per la lotta antifascista – visto che
la polizia, che ha coperto l’incendio doloso nazista durante la
manifestazione nazionalista sulla questione macedone nel gennaio 2018,
ora invade l’edificio e arresta compagn*. È necessario dire che nessun
arresto era stato fatto dopo l’incendio doloso dell’edificio neoclassico di
Libertatia. Al contrario, c’è un processo in corso contro cinque compagn*
che furono arrestat* dopo la manifestazione in solidarietà con lo squat che
ebbe luogo subito dopo l’incendio.

Quello che non fu compiuto dai gruppi parastatali allora – ossia
distruggere la struttura e i compagn* dello squat – è ora tentato dallo stato
stesso. Ancora una volta la brutalità del totalitarismo, degli opportunisti e
dei criminali vedrà opporsi la fiera resistenza di coloro che rifiutano di
rassegnarsi e continuano a lottare. E sarà sconfitta.

ASCOLTATE BENE: QUALSIASI COSA SUCCEDA, LIBERTATIA
RIMARRÀ UNO SQUAT
NESSUNA RESA, NESSUNA SOTTOMISSIONE: SCHIACCEREMO
LA REPRESSIONE NELLE STRADE
SOLIDARIETÀ ALLE PERSONE IN LOTTA, AGLI SQUAT E ALLE
STRUTTURE DEL MOVIMENTO
SOLIDARIETÀ A RIFUGIAT* E MIGRANTI, CONTRO I POGROM
RAZZISTI DELLO STATO E DEI PADRONI

Coordinamento locale dell’Anarchist Political Organization di
Thessaloniki – Federazione di Collettivi
(Traduzione della Commissione Relazioni Internazionali – FAI)